di Riccardo Masini /

Poiché questa rubrica non vuole essere una semplice celebrazione dei grandi classici del gioco storico delle origini, ma anche un ausilio pratico alla loro valorizzazione nel presente, non sorprenderà vedere che l’argomento di uno dei suoi primi articoli riguarda proprio la concreta disponibilità delle nostre amate “macchine del tempo di carta” realizzate qualche decennio orsono. Una delle domande che si vedono fare più spesso quando si parla di “retrowargaming”, ossia di gioco effettivo dei grandi classici degli anni ‘70 e ‘80 è: “Bellissimo, mi è piaciuto tanto, pare fatto oggi… però dove ne trovo una copia?”.
In realtà, specialmente se parliamo di titoli delle ditte più grandi come Avalon Hill ed SPI, considerato il volume delle loro tirature e quindi il numero di copie in circolazione, reperire una “vecchia gloria” non è poi così difficile, né in genere particolarmente oneroso. Basta solo dove saper cercare, in luoghi come eBay, gli annunci dell’usato su BoardGameGeek, i forum e i gruppi dedicati su Facebook… e alle volte perfino il mercatino dell’usato sottocasa può regalarvi delle belle sorprese nelle sue vetrine: non pensavate mica di essere l’unico wargamer del vostro quartiere, vero?
Però si tratta di canali di acquisizione non sempre affidabili, che richiedono sia pazienza che attenzione alle condizioni effettive della copia, prudenza nella valutazione dei prezzi, difficoltà di spedizione del gioco che magari si trova oltre le barriere doganali extra UE, in un numero davvero limitato di esemplari o con prezzi oggettivamente fuori scala.
Può succedere, insomma, che ti innamori dell’idea di provare un certo titolo vecchio di quaranta e passa anni, ma non puoi perché non lo trovi… finché… finché un giorno non vedi comparirti davanti l’annuncio di una “ristampa”, o di una “nuova edizione”, o di una “versione estesa” proprio di quel classico che cercavi da tanto e che viene riproposto da una casa editrice di oggi in una vesta “rimodernata”. A quel punto ti pare di aver trovato il meglio dei mondi, ossia retrogaming a manetta ma con supporti e disponibilità moderne. Pare quasi troppo bello per essere vero… e infatti.
Ora, qui si aprirebbe tutto il discorso sulle ristampe, croce per alcuni e delizia per altri, che in effetti già in passato abbiamo visto discutere nel nostro gruppo. Proprio per non entrare ulteriormente in quel campo così vasto e per non ripetere cose già dette, mettiamo allora da parte cose come le Designer’s Edition della Compass (come Russian e African Campaign, valorizzate a dovere… o alcuni titoli 120 della GDW, che OK farli a ristampa ma proprio fotocopia dei vecchi magari anche no…) o quei titoli che partono esplicitamente da classici del passato e li rivedono in un altra chiave differente, talvolta mantenendo il titolo (Successors, Annibale e Amilcare…) e talvolta diventando proprio altri titoli rispetto agli illustri predecessori (Washington’s War).
Mi limiterei invece a parlare di quello che sta facendo un’altra ditta del settore, quanto mai controversa: la Decision Games. Controversa perché, pur detenendo i diritti della quasi totalità del vecchio catalogo SPI, proprio con le prime riedizioni dello stesso catalogo negli anni Novanta si è fatta una nomea per nulla positiva e che forse ha gettato un po’ di discredito sullo stesso concetto di “ristampa” e “riedizione” dei vecchi classici.
Nell’ambito delle ristampe Decision possiamo in effetti evidenziare due periodi.
Il primo, anni Novanta e primi Duemila, francamente imbarazzante. La prima riedizione di Napoleon’s Last Battles del 1995 era così piena di errata, pedine sbagliate, grafica inguardabile e problemi di stampa da rasentare l’ingiocabile. Questo in linea con gli innegabili problemi dell’intera produzione Decision di quegli anni, con altre riedizioni a mala pena accettabili (Thirty Years War Quad, che in molti giocavano con le vecchie regole SPI), e sistemi sempre ispirati ai classici SPI ma messi malissimo in quanto a organizzazione di componenti, regole e scenari. Per farvi capire, ho passato le scorse ferie di Natale a risistemare in maniera razionale i tre volumi di Rebels & Redcoats (sì, lo scenario di Trenton l’ho rimesso a posto proprio il 26 dicembre… ehm ehm…), sto ancora lavorando sulle varie scatole che usano il sistema Blue & Gray e già ho riservato la prossima estate a dare un senso ai tre volumi di Battles of the Ancient World.
Il secondo periodo, invece, parte più o meno dal 2014-2015, anno in cui evidentemente alla Decision devono aver scoperto i prodigi dell’editing moderno: niente più file di regolamenti ed errata testuali in .txt o .doc disseminati in chissà quale sito, ma veri e propri PDF diffusi sul sito Decision e sulle rispettive pagine BGG, layout delle pagine più che dignitoso (perfino a colori!) e finalmente riedizioni con cui non dovevi litigare già al setup del primo scenario o, peggio, tornare indietro e recuperare i regolamenti originali SPI.
La riprova è la nuova ri-riedizione di Napoleon’s Last Battles del 2015 che, nonostante mantenga con spirito filologico qualche errata fin dalla primissima versione degli anni ‘70, risulta più che apprezzabile. OK, la grafica andrebbe un po’ rivista… però non si può aver tutto dalla vita, le diottrie degli occhi in fondo sono sopravvalutate.
Scherzi a parte, da qui partiamo con riedizioni assolutamente di valore e debitamente “aggiustate” (con l’inclusione di errata, chiarificazioni, modifiche storiche e altro approvare dagli autori originari) con titoli come Napoleon at Waterloo, Across Suez, The Bulge e il Battle for Germany Deluxe che davvero può competere con i migliori titoli di oggi (non fosse per quelle due pedine dei paracadutisti tedeschi stampati con il colore sbagliato… grr…). In alcuni casi, nella scatola trovate sia il setup e le pedine originali che le revisioni moderne frutto dei vari feedback succedutisi nei decenni. Ciò che non va in questa seconda generazione è forse paradossalmente la mancanza di altro materiale successivo alla prima edizione, come scenari aggiuntivi e unità addizionali che davvero ci voleva poco ad inserire, o l’inclusione di regole opzionali aggiuntive create oggi, alcune delle quali interessanti ma la maggior parte… beh, per la maggior parte ringrazi il fatto che siano opzionali e le ignori.
Come che sia, il miglioramento è notevole, e al giorno d’oggi mi sento di spezzare una lancia a favore delle ristampe e delle edizioni “Deluxe” della Decision Games: finalmente rimesse in ordine, sono un ottimo modo per riproporre titoli del passato anche alle nuove generazioni, non solo in formato più accattivante per la vista ma anche con una disponibilità assolutamente superiore rispetto a quella offerta dal mercato secondario. Insomma, un ottimo modo per fare del retrogaming non una mera attività nostalgica del passato, ma un modo davvero efficace di restituire nuova vita ai grandi tesori dell’età dell’oro del gioco storico.
Negli ultimi bollettini, Decision parlava di ristampe dell’intera serie Blue & Gray e del navale CA… tutto molto bello, ma se solo mi ristampassero i PRESTAGS e Rifle & Saber…

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