di Riccardo Masini /

Dance of War, setup iniziale per il futuro video di WLOG sulla serie.
Già da questo primo piazzamento emergono evidenti alcuni elementi fondamentali dell’operazione:
– la grande concentrazione delle truppe tedesche, con il dispositivo italiano a difesa delle linee di rifornimento;
– la precaria posizione delle comunque ingenti truppe sudafricane a difesa della strada per Alessandria e Il Cairo;
– la stato di disorganizzazione della 1a Corazzata Britannica, che rimarrà per tutto il gioco minandone l’utilità;
– la grande dispersione degli obiettivi, che costringere il giocatore dell’Asse a rinunciare alla sua concentrazione tattica, rendendolo a sua volte vulnerabile all’afflusso dei rinforzi britannici;
– la giustezza dell’approccio iniziale di Rommel per una puntata offensiva rapida a fronte della debolezza iniziale dello schieramento alleato: forse l’unica prospettiva seria di una vittoria decisiva… da lì in poi, al massimo successi tattici o forse neanche quelli.
È questa l’osservazione del “potenziale dinamico” teorizzata da Jim Dunnigan, ossia delle possibilità decisionali insite già in una prima analisi delle posizioni di partenza delle unità. Uno studio più approfondito richiederà la sommatoria dei vari valori di attacco, difesa e movimento dei due schieramenti, idealmente considerando anche il flusso dei rinforzi turno per turno, per determinare i loro vantaggi generali. Vantaggi che però in questo caso specifico vanno ponderati anche con l’imprevedibilità data dal sistema di attivazione casuale del chit pull, la tabella degli eventi speciali, modificatori come l’apporto delle forze aeree, i valori di rinforzo e rimpiazzo dei diversi turni.
E tutto ciò è un’innegabile e fondamentale punto di forza del wargame hex and counter, garantito dalla sua formidabile capacità di unire visualizzazione dello spazio sulla mappa e potenziali tattici dati dai valori sulle unità.
Un punto di forza che gli ha garantito decenni di successi e che, se ben usato in combinazione con meccaniche ben calibrate e non troppo cervellotiche che finiscono col diluire la comprensione di questo potenziale in una giungla fin troppo fitta di modificatori e variabili, gliene garantirà ancora molti, molti altri.


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