di LudoStoria /

Parole.

Questo era il tema di Urbino in Gioco di quest’anno, tenutasi in occasione della Giornata Mondiale del Gioco. E di parole sulla spianata della Fortezza Albornoz della splendida città di Raffaello ne abbiamo sentite tante.

Parole dal palco del Festival del Giornalismo Ludico, organizzato dalla rivista ioGioco, che ha visto la partecipazione di una schiera di esperti, studiosi, comunicatori, operatori del mondo ludico italiano di primissimo piano e comprovata competenza. I loro interventi, articolati in ben due giorni di fittissimi panel uno più interessante dell’altro, li trovate sul canale Twitch di ioGioco.

Parole ai tavoli dei tanti, tantissimi giochi che hanno adornato uno dei luoghi più belli del mondo per ben quattro giorni, dal gioco di ruolo al gioco da tavolo, dai wargame ai giochi della tradizione, dai più piccoli giochi di carte alle più grandi ricostruzioni in formato gigante dei titoli classici.

Parole negli splendidi momenti conviviali, che vanno dalla birretta del pomeriggio alle splendide cene notturne all’aria aperta, dall’incontro con l’esperto che si rilassa con te a tirare due dadi in serenità al confronto con chi vedi per la prima volta ma condivide con te la stessa potentissima passione.

Parole nella zona gestita da LudoStoria, in cui abbiamo fatto giocare davvero grandi e piccini con la Storia, grazie a tanti titoli che sono stati tutti giocati nei due giorni della nostra presenza attiva praticamente senza sosta dalla mattina alla sera.

Insomma, ancora una volta abbiamo provato sul campo la validità del modello da noi seguito che vede il gioco storico al centro di una manifestazione così importante, ben recepito dal più ampio pubblico grazie a titoli accessibili e sempre storicamente validi, proposto in varia forma e con più meccaniche: esagoni accanto a carte, legnetti accanto a dadi, simulazioni militari accanto a simulazioni insurrezionali e politiche. Un approccio ampio e trasversale, in piena continuità con quel che si trova sulle pagine della grande rivista Pergioco (ospitata sul nostro sito) e con la migliore tradizione simulativa degli anni Settanta.

LudoStoria conferma così la sua importanza nel panorama del gioco storico e del wargame in Italia, riconosciuta da tutti come una delle principali realtà di riferimento e apprezzata per la sua modalità corretta e collaborativa di operare in questo campo.

I nostri polsini blu, e con loro i nostri nuovissimi gilet blu, c’erano e speriamo che ce ne siano sempre di più nelle prossime edizioni di questo come di tanti altri eventi. Rinnovo proprio per questo l’invito a tutti: essere presenti e collaborare ai tavoli di LudoStoria, anche per poche ore, vi dà la possibilità di vivere davvero da protagonisti eventi come questi, godendone appieno e presentandovi voi stessi in ambienti dall’alto prestigio e valore culturale.

Parole, parole, parole dunque, direbbe una vecchia e bella canzone… ma parole di peso, parole belle, parole forti.

Perché, sì, le parole sono importanti. E LudoStoria c’era per valorizzarle, diffonderle e metterle in gioco.

Grazie Urbino, le stelle del tuo cielo rimarranno sempre nei nostri cuori, e magari torneremo a rivederle nella prossima edizione di Urbino in Gioco 2026!


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