di Virgilio Adelmo Miglietta (Fleg Flegias)/

Domenica pomeriggio assai piacevole con Eloise Louise Celada che, tra le altre cose, mi ha fatto scoprire Rommel’s War. Gioco che ho trovato molto bello e scorrevole: alla partita di prova, infatti, ne sono seguite subito altre due! Regole chiare e intuitive, pochi pezzi, eleganza di un design minimale tanto nella mappa quanto nella componentistica.
Dopo un iniziale approccio decisamente troppo riflessivo da parte per via dell’inesperienza, il gioco è filato via liscio e rapido.
Se lo dovessi definire con solo due parole, non avrei dubbi: semplicità e profondità.
La partita termina immediatamente in caso di conquista della base avversaria (gli alleati difendono Alessandria, l’Asse El Agheila). Più realisticamente, occorre attendere lo scadere del decimo e ultimo turno e controllare la situazione a Tobruk (circa a metà mappa) e dintorni: chi occupa la città si aggiudica la vittoria, a patto di non essere circondato dai nemici (nel qual caso si contano le armate presenti sulla mappa).
Ogni giocatore dispone di armate (corazzate, fanteria, anticarro, aviazione e forti) rappresentate da tessere in legno alla Commands & Colors, pertanto a informazione nascosta. Gli alleati dispongono di unità maggiori e più forti, ma questo vantaggio è bilanciato dal mazzo di carte dei comandi. Al proprio turno, infatti, ogni giocatore pesca una carta del proprio mazzo che viene subito spesa e che può dare un vantaggio in attacco o consentire un movimento aggiuntivo. Ma nel mazzo Alleato ben sette carte sono nulle, mentre per l’Asse è esattamente il contrario. A conti fatti, pertanto, le truppe al comando di Rommel hanno maggiore mobilità anche se una capacità di fuoco leggermente minore.
Le truppe si muovono seguendo i tracciati che collegano le varie località: la via Balbia consente un movimento rapido e che permette di coprire in un solo turno lunghe distanze, mentre i sentieri nel deserto sono ovviamente più lenti.
All’inizio del proprio turno il giocatore riceve rinforzi (due tessere) che piazza immediatamente sulla propria base e procede con due comandi di movimento (che possono diventare tre per via della carta). Occupare una località tenuta dal nemico significa dare via allo scontro e quindi si somma la potenza delle armate coinvolte. Lo sconfitto perde definitivamente una tessera a sua scelta e fa ritirare le altre truppe in una località adiacente.
Fondamentale garantirsi sempre una libera comunicazione con la propria base, poiché in caso contrario le truppe isolate non solo diventano immediatamente immobili ma alla fine del turno vengono eliminate.
Il gioco si presta a differenti strategie. Cruciale occupare le località che consentono più svincoli, così come è necessario assicurarsi che il nemico non solo non abbia la possibilità di arrivare alla propria base ma anche che non tagli via le comunicazioni. Al contempo, la duplice condizione di vittoria consente di lasciare l’avversario nel dubbio che un nostro movimento miri all’una o all’altra. Le informazioni nascoste delle tessere, inoltre, scoraggiano di centrare la propria azione su enormi battaglie campali (che renderebbero il gioco maggiormente statico) quanto piuttosto di colpire rapidamente ma senza affondo, anche solo per avere informazioni sulle truppe nemiche coinvolte e provare così a comprendere le intenzioni dell’avversario.
Ne deriva una partita molto tesa, dal sapore scacchistico, che lascia spazio alle opportunità e ai rischi del bluff, in cui occorre essere molto attenti a non compiere errori e ad approfittare immediatamente e in modo definitivo in caso di una eventuale disattenzione del proprio avversario.
Dovendo pescare carte e tessere all’inizio del turno, ovviamente è un gioco che coinvolge al tavolo la dea bendata, ma una partita profondamente sfortunata dura talmente poco che offre subito la possibilità di chiedere la rivincita.
E’ presente una modalità solitario che non ho provato e che prevede l’uso del dado.
Un difetto? Il prezzo, non proprio economico rispetto alla quantità di materiale presente nella scatola…

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